Il mio credo
Viaggiate
Che sennò poi
Diventate razzisti
E finite per credere
Che la vostra pelle è l’unica
Ad avere ragione,
che la vostra lingua
è la più romantica
e che siete stati i primi
ad essere i primi.
Viaggiate
Che se non viaggiate poi
Non vi si fortificano i pensieri
Non vi riempite di idee
Vi nascono sogni con le gambe fragili
E poi finite per credere alle televisioni
E a quelli che inventano nemici
Che calzano a pennello con i vostri incubi
Per farvi vivere di terrore
Senza più saluti
Né grazie.