hammam Marrakech
Consiglio vivamente di provare l’esperienza di andare a lavarsi in un Hammam pubblico di quartiere. (Attenzione che molti sono riservati solo a musulmani)
Uomini e donne hanno entrate separate e a volte hanno anche orari diversi di accesso. Vietato spogliarsi del tutto. É obbligatorio tenere le mutande!
Il rito del lavaggio inizia in una sala molto calda e umida (le stanze sono a volta rivestite di mosaico). La mia accompagnatrice mi ha fatto sedere su uno sgabello e mi ha dato del sapone nero da spalmarmi su tutto il corpo. Dopo circa mezz’ora mi ha fatto stendere sopra un lettino ed ha iniziato a grattarmi la pelle con un guanto, fino a quando lo scrub ha iniziato a staccare la pelle secca. Quanta energia e attenzione ha speso su di me! Sudava per la fatica e si buttava dei secchi di acqua addosso per sciacquarsi. Poi ci siamo sedute su due sgabelli e lei mi ha lavato i capelli e me li ha anche spazzolati. Rovesciandomi in testa numerosi secchi di acqua calda mi ha sciacquato più volte.
Sembra di rinascere, come un battesimo.
Le donne musulmane mi osservavano e sorridevano.
É raro vedere una straniera nel loro bagno.
Poi ho capito che erano anche attratte dai miei tatuaggi. Per loro la pelle delle donne non può essere tatuata.
Mi hanno accolto nel loro posto più intimo come fossi una di loro. Questa accoglienza mi ha toccato profondamente tanto da provare forti emozioni. Nel silenzio più assoluto i nostri occhi si guardavano e sorridevamo insieme.
Questo per me é stato Marrakech.
Un incontro molto intimo con loro. Un momento unico, indimenticabile.
Il resto della giornata nella medina mi ha emozionato diversamente. Affascinata dalle maestrie di molti artigiani ma triste per la povertà di molte persone.
Stasera a letto presto, domani mattina alle 6 si parte in moto per nuove avventure.